CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




L'informazione al Femminile

Cerca nel blog

lunedì 24 agosto 2015

L'estate degli addii: è boom di separazioni


L'ESTATE 2015 VERRÁ RICORDATA COME QUELLA A PIÚ ALTO TASSO DI SEPARAZIONI. IL DIVORZIO? DOVREBBE ESSERE UN'ALTERNATIVA
 
Secondo l'avvocato Sergio Scicchitano in Italia si dovrebbe introdurre il divorzio come alternativa alla separazione come accade in molti altri Paesi, e non il divorzio dopo 6 mesi dalla separazione.

Sarà colpa del caldo eccessivo? Chissà. Ma qualunque sia la ragione, ciò che appare ormai certo è che la torrida estate 2015 verrà ricordata come quella degli amori al capolinea. A mettere in evidenza questa tendenza è il professor Sergio Scicchitano, avvocato noto per aver difeso molti personaggi famosi nell'ambito della magistratura, della politica, dell'industria e dello spettacolo, che -considerando anche le nuove norme sul divorzio breve con le quali dirsi addio è diventato oggi molto più facile- per settembre e ottobre prevede un ulteriore aumento delle domande di separazione.

Le nuove norme approvate dal parlamento lo scorso aprile finora hanno avuto un riscontro timido, ma a settembre e ottobre ci sarà un crescendo di persone che ricorreranno al divorzio breve con il quale passa da 3 anni a 12 mesi la durata minima del periodo di separazione per potere procedere con la domanda di divorzio e a 6 mesi per quanto riguarda le separazioni consensuali. «Una vera rivoluzione per il nostro Paese dove per divorziare bisognava attendere anche più di 7 anni» commenta l'avvocato Sergio Scicchitano.

Il divorzio breve consentirà di evitare il climax di tensione tra i coniugi in attesa di sentenza. Ma secondo il titolare dello Studio Legale Scicchitano (www.studioscicchitano.it) sarebbe stato meglio introdurre il divorzio come alternativa alla separazione come accade in molti altri Paesi dove è già possibile il divorzio diretto e non il divorzio dopo 6 mesi dalla separazione come accade ora in Italia. Anche perché ci sono molte coppie il cui matrimonio è durato pochissimo, non hanno figli e vorrebbero divorziare senza prima doversi separare.

«Il divorzio breve dovrebbe essere considerato un primo passo verso una riforma più completa che renda la separazione facoltativa, e non obbligatoria, per arrivare al divorzio» sostiene l'avvocato Sergio Scicchitano, che a livello personale si dichiara più favorevole al matrimonio lungo che al divorzio breve. «Oggi però -aggiunge l'avvocato- manca la cultura della responsabilità, si è troppo individualisti e non si è più abituati a mantenere un impegno e a portare avanti un progetto di vita in comune. E sempre più spesso le coppie arrivano al matrimonio senza rifletterci troppo. Per loro credo che il divorzio breve sia una possibilità favorevole».

Ma quale è il profilo tipo di chi ricorre alla nuova normativa? «L'età media è di 44 anni per gli uomini e di 41 anni per le donne, nella maggior parte dei casi con pochi anni di matrimonio alle spalle. E finora il 20% delle richieste di divorzio breve presentate dall'entrata in vigore della nuova legge arriva da coppie over 60» osservano gli esperti dello Studio Legale Scicchitano (www.studioscicchitano.it). Ma, salvo il dato sull'età, il profilo socioeconomico di chi sta usufruendo della nuova legge è estremamente vario.

Un'altra curiosità messa in rilievo dallo Studio Legale Scicchitano è che la separazione è richiesta nel 60% dei casi dalle donne, mentre la richiesta di divorzio parte nel 60% dei casi dagli uomini. Una volta decisa la strada della separazione il 98% delle coppie non torna indietro.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *