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martedì 4 febbraio 2014

Pillole anticoncezionali legate alla formazione di coaguli nel sangue

Dopo i casi segnalati in numerosi paesi e l’avvio di azioni a tutela di pazienti colpite da trombosi e ictus in Italia da parte dello Sportello dei Diritti anche la MHRA, l’agenzia per il farmaco britannica invita i medici a prestare “attenzione”

 

Le donne che assumono pillole contraccettive tra le più popolari in Gran Bretagna sono state avvertite del rischio di coaguli nel sangue potenzialmente pericolosi.

A tutti i ginecologi britannici è stato ordinato di avvertire le pazienti che sussistono quasi il doppio delle probabilità di sviluppare coaguli nel sangue, se prendono alcuni tra i contraccettivi più popolari, tra cui Yasmin, Femodene e Marvelon, rispetto ai vecchi prodotti.

Secondo il Mail on Sunday la cosiddetta “terza generazione” di pillole ha causato una media di 14 morti all'anno in Francia. 

L’agenzia per il farmaco del Regno Unito (MHRA), l’omologa dell’italiana AIFA, ha ordinato ai medici di tutta la Gran Bretagna di prestare "attenzione" ai fattori di rischio individuali prima di prescrivere alle proprie pazienti i contraccettivi ormonali combinati. Storie di trombosi venose profonde o pressione sanguigna molto alta sono tra le condizioni che potrebbero impedire ai  medici di raccomandare i suddetti farmaci.

Dopo che più volte lo “Sportello dei Diritti”, ha segnalato quanto accaduto in altri paesi che hanno avviato indagini alla luce di numerosi casi di gravi lesioni e decessi per verificare la pericolosità di alcuni tipi di pillole contraccettive distribuite a livello internazionale da multinazionali farmaceutiche, ed avviato azioni risarcitorie anche in Italia a tutela di pazienti colpite da conseguenze ritenute connesse con l’assunzione di questo tipo di farmaci, arriva un’ulteriore conferma anche dal Regno Unito, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ci spinge a proseguire con l’attività informativa e risarcitoria da tempo avviata.

 


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